lunedì 5 aprile 2010

Informatizzazione e pubblica amministrazione. Il Fascicolo Sanitario Elettronico.


Entro il 2012, secondo un ambizioso piano del governo, tutte le regioni dovrebbero adottare una procedura standard per dotare di fascicoli sanitari ogni utente del Servizio Sanitario Nazionale.

Il condizionale è d’obbligo, come si dice in questi casi.
Di progetti ambiziosi sulla cosiddetta ” informatizzazione del servizi pubblici” ne abbiamo visti e sentiti tanti, ma realizzazioni concrete, condivise, semplici e alla portata di tutti ancora non ci sono.

Con questa scettica ma doverosa premessa, vediamo allora lo stato dell’arte sulla predisposizione delle procedure tecniche ed organizzative per la creazione del fascicolo sanitario.

Il punto di partenza è, come accennavamo, l’obiettivo fissato per l’Innovazione nella Sanità .(1)
Tra gli obiettivi del piano E-gov 2012 spicca la creazione del Fascicolo Sanitario Elettronico:
“ Rendere disponibile ai cittadini la propria storia clinica nel c.d. Fascicolo sanitario elettronico, assicurando che tale patrimonio informativo sia disponibile nel pieno rispetto della privacy”.

I benefici sono ovvi: la possibilità di usare le mail o accedere a qualche portale dove scaricare i propri dati sanitari a seconda della necessità sarebbe un enorme passo avanti verso la semplificazione dei rapporti tra l’amministrazione sanitaria e l’utenza. Evitare lunghe e fastidiose file, risparmiare tempo e risorse, fare consistenti risparmi di gestione sono i risultati che tutti ci auguriamo.
Il 31 dicembre 2009 è scaduto il termine concesso per la comunicazione da parte di tutte le Regioni delle sperimentazioni in corso sul fascicolo sanitario. Come al solito, ci sono Regioni in dirittura d’arrivo ed altre che non sono nemmeno partite!
Le solite Regioni del Centro Nord, Emilia, Romagna, Lombardia, Toscana, si sono già segnalate per le buone sperimentazioni condotte, tanto che in Emilia Romagna le strutture sanitarie che hanno aderito al progetto SOLE (Sanità online) offriranno ai propri utenti la possibilità di accedere ai propri dati sanitari dal pc di casa con un username ed una password. (2)
Secondo le intenzioni, entro il 2010 dovrebbero essere coinvolti tutti gli abitanti della Regione – circa 4 milioni di cittadini - e anche le strutture sanitarie private. In ogni fascicolo dovrebbe essere presente anche la scheda del medico di base, aggiornabile secondo le esigenze.

Un discorso a sé, naturalmente, concerne la tutela dei dati sensibili in materia sanitaria, come stabilito dalla normativa sulla tutela della privacy.
Come si è visto, mentre si è andati abbastanza avanti sul piano tecnico e procedurale, sulla questione della tutela della privacy si registra solamente l’intervento del Garante della Privacy che, in assenza di disposizioni specifiche, ha emanato un documento intorno alla tenuta e al trattamento dei dati presenti nel fascicolo sanitario, le Linee guida in tema di Fascicolo sanitario elettronico (Fse) e di dossier sanitario, con precise indicazioni sulle modalità di accesso, sul trattamento dei dati, sui soggetti deputati alla raccolta e alla tenuta, ecc. (3)

Un documento particolarmente importante, arrivato alla sua stesura definitiva, costituisce la base tecnica per la codifica dei documenti elaborati ed usati in ambito sanitario.
Esso è il risultato di un lavoro di elaborazione effettuato dal TSE - Tavolo di lavoro permanente
per la Sanità Elettronica delle Regioni e delle Province autonome creato per produrre gli standard tecnici di riferimento. (4)
Senza entrare nello specifico del documento tecnico, che fa parte di una serie di documenti rilasciati per predisporre il passaggio alla sanità elettronica, richiamiamo brevemente un punto essenziale per la comprensione dello sforzo che richiede la predisposizione di un modello sanitario fondato sull’immaterialità dei documenti.
Il passaggio fondamentale risiede nell’architettura tecnica scelta e nella sua condivisione tra tutti i soggetti che si trovano ad operare in campo sanitario. Lo standard prefissato è denominato HL7 - CDA, dove HL7 sta per Health Level 7 e CDA è la sigla di Clinical Document Architecture.
L’ HL7 è un organismo internazionale di standard rientrante nell’ANSI (American
National Standards Institute) e formato da specialisti del mondo sanitario che ha come
scopo la predisposizione di standard per lo scambio, la gestione e l’integrazione in
formato elettronico delle informazioni sanitarie, promuovendone l’uso all’interno delle
diverse organizzazioni assistenziali. (5)
Nel corso degli anni HL7 si è affermato come lo standard universalmente adottato a
livello internazionale per la messaggistica e per i documenti elettronici in
ambito sanitario ed è adottato da tutti i più rilevanti programmi nazionali di sanità
elettronica sia in ambito europeo che extraeuropeo.

Il Clinical Document Architecture, invece, è uno standard che specifica la struttura e la semantica di documenti clinici per lo scambio all’interno del dominio sanitario.
Un documento CDA è un oggetto informativo strutturato in grado di contenere testi,
immagini, suoni ed altri contenuti multimediali.
E’ composto da differenti blocchi informativi che veicolano informazioni relative ad esempio al paziente, al medico, alla struttura sanitaria, all’autore del documento, al firmatario del documento, agli eventi clinici, alle osservazioni o procedure mediche a cui il documento si riferisce.

Per l’approfondimento degli aspetti strutturali e per l’uso dei documenti a cui siamo abituati e che usiamo ancora in ambito cartaceo, si rimanda al documento citato e al sito http://www.sanitaelettronica.gov.it/se/.




NOTE

1) Come dice il documento di presentazione del piano” La UE vuole, entro il 2012, la riduzione del 25% degli oneri amministrativi per rafforzare la competitività; mentre la dichiarazione ministeriale di Riga (giugno 2006) punta, entro il 2010, alla riduzione del 50% dell’esclusione dei gruppi sociali svantaggiati e delle regioni arretrate” . Vedi http://www.governo.it/governoinforma/dossier/piano_e_gov_2012/. Il piano E-gov 2012, afferma il documento citato è “da una parte, un piano - flessibile e in progress - per obiettivi, proposti in collaborazione con le amministrazioni, che devono risultare raggiungibili, monitorabili, e commisurati alle risorse disponibili; dall’altra, rappresenta un impegno sia per la diffusione di servizi di rete, sia per l’accessibilità e la trasparenza della pubblica amministrazione al fine di avvicinarla alle esigenze di cittadini e imprese.” Basti ricordare che il fascicolo sanitario elettronico era stato inserito nei progetti di innovazione anche nei piani precedenti e che nelle intenzioni doveva essere completato entro il 2010.
2) Vedi http://www.progetto-sole.it/consultazione/obiettivi.php. In Lombardia, invece, l’accesso ai propri dati sanitari dovrebbe essere possibile con l’uso di una smart card, mentre la Ligura ha scelto la dizione di conto corrente salute.
3) Vedi http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1633793.
4) Dipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie – TSE –Tavolo di Lavoro permanente per la sanità elettronica, Standard tecnici per la creazione del documento di prescrizione secondo lo standard HL/ - CDA Rel. 2 – 22/4/2009 – Versione 02.00 – Stato def.. Si trova all’indirizzo http://www.sanitaelettronica.gov.it/se/documenti/TSE-IBSE-RMMG-CDA2-Prescrizione-v02%2000-rid-DEF.pdf. Il TSE è composto dai rappresentanti del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione, del Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali, delle Amministrazioni Regionali e delle Province Autonome ed è coordinato dal Dipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie.
5) Vedi http://www.hl7.org..

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