domenica 6 dicembre 2009

Un laboratorio di cittadinanza digitale a Venezia.




Nello scorso mese di luglio ha avuto inizio a Venezia un importante progetto per innovare le comunicazioni tra cittadini e pubblica amministrazione.

La città di Venezia, sulla scia di altre esperienze già avviate a macchia di leopardo in tutta Italia, con uno stanziamento di circa 10 milioni di euro ha deciso di investire vigorosamente nella copertura con rete wi-fi di gran parte del territorio cittadino, iniziando da Canal Grande per poi estenderlo ad altri luoghi strategici del capoluogo lagunare.

Si tratta, peraltro, di un progetto che fa parte di una strategia di digitalizzazione e di innovazione nell'organizzazione delle città che ha preso il via qualche mese prima con la piattaforma Venice connected (1 ), con la quale si garantisce con un portale multilingue la possibilità di accesso ai servizi turistici della città in modo semplificato.
Poco dopo, ha preso il via un altro portale, Cittadinanza digitale, che ha reso disponibile le procedure per ottenere le credenziali per l'accesso alla Rete tramite ripetitori pubblici. (2)

La novità significativa, rispetto ad altre esperienze analoghe, è che si tratta anzitutto di una strategia di medio-lungo termine, in cui la facilità dell'offerta di accesso si coniuga alla erogazione di servizi innovativi offerti ai cittadini e ai turisti.
In secondo luogo, il tentativo è da considerarsi importante perché con la copertura di tutto il territorio, superando di gran lunga le esperienze di “illuminazione” col wi-fi di piccole porzioni del territorio, la strada scelta è quella della costruzione di una Rete proprietaria pubblica, alternativa alle infrastrutture già esistenti
I circa 10.000 chilometri di fibra ottica ad alta velocità già posati in laguna, insieme ai ripetitori wi fi, sono insieme una infrastruttura e un patrimonio strategico. Consentono di disporre di una rete ad alta velocità che acquisisce valore col tempo e che garantisce, per definizione, la neutralità della rete (3).
Tutti i cittadini veneziani hanno il diritto di connettersi gratuitamente, registrandosi sul portale di Cittadinanza digitale. La rete veneziana sarà aperta, a pagamento, anche ai turisti, con tariffe di gran lunga inferiori alle offerte commerciali.

Visto dalla prospettiva dell'amministrazione, la scommessa è quella di rendere meno fumosi i richiami all'innovazione. Essa sarà più legata ai territori, ai cittadini e alle persone in movimento, cambiando e semplificando la vita quotidiana del maggior numero di persone possibili.

Questo investimento sulle infrastrutture è decisivo per molte città che faticano nel passaggio dall'età industriale al settore dei servizi e dell'informazione.
Il tentativo è quindi duplice: si tratta in primo luogo di ripensare la cittadinanza, il rapporto tra amministrazione e cittadini. In un altro senso, si tratta di ripensare l'idea stessa di città, intesa come organismo produttivo oltre che di beni anche di servizi e di conoscenza.

Note

1)http://www.veniceconnected.com/it.
2)http://www.cittadinanzadigitale.it/.
3)Vedi ns. intervento su Lavoro e Postmercato n° 59 “ Il World wide web ha compiuto venti anni. Quali rischi e prospettive per il futuro della Rete”.

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